Prudenza in vista delle prossime ferie post-pandemia: il settore turistico prova a uscire dalla crisi
l periodi di lockdown, le nuove norme di distanziamento sociale e molte altre restrizioni legate alla pandemia hanno stravolto le nostre abitudini. La crisi che stiamo vivendo ha cambiato molti aspetti della nostra vita compresi quelli meno ordinari, come le vacanze. La situazione resta difficile per il settore e con l’avvicinarsi delle ferie estive è tempo di fare qualche valutazione.
Nasce spontaneo chiedersi cosa accadrà nel turismo dopo la quarantena. A fine pandemia la gente vorrà e, soprattutto, si potrà permettere di fare una vacanza? Di viaggiare?
I presupposti non sono di certo dei migliori. Partendo dalla paura e la diffidenza che accompagneranno molti per un lungo periodo, va considerato anche che non tutti avranno la possibilità di godere delle ferie e di avere la disponibilità necessaria per viaggiare. Imprenditori e dipendenti saranno in affanno nel ripristino della propria situazione economica e magari impegnati a ricollocarsi nelle nuove posizioni lavorative, sempre che ne avranno ancora una. Ma c’è comunque la voglia di ripartire e muoversi, verso avventure e luoghi nuovi, anche vicini a casa.
Gli operatori del settore turistico confermano un trend fatto di soggiorni di prossimità, nella natura ed in luoghi poco frequentati ma soprattutto dentro i confini nazionali per i prossimi mesi del 2021. TripAdvisor segnala che solo un 30% dei viaggiatori è intenzionato a riprendere un aereo e il 5% pensa di partire su rotte intercontinentali.
Ancora vacanze al segno della salute e sicurezza personale dunque, decisive per l’andamento dei flussi turistici che verranno. L’orientamento più diffuso punta quindi a destinazioni vicine a casa o raggiungibili con poche ore di automobile, in luoghi meno conosciuti e poco frequentati. Una tendenza globale diffusa sia in patria che all’estero.
Perché programmare oggi, se non si sa cosa accadrà domani? Questo pensiero è il principale indicatore dell’incertezza causata dalla pandemia. Le prenotazioni last minute, strettamente collegate alla “confidence” dei viaggiatori, risultano essere la soluzione prediletta in questo periodo. E per i prossimi mesi, almeno in Paesi come Italia e Regno Unito, il turista medio non avrà ancora troppa fiducia per muoversi in sicurezza con largo anticipo.
C’è un ulteriore fattore da prendere in considerazione: si ipotizza che l’andamento della campagna vaccinale mondiale influenzerà il trend dei prezzi di spostamenti e soggiorni.
Allora cosa potrà succedere nei prossimi mesi? Le offerte sulle Online travel agency come Booking torneranno fisiologicamente a salire e a stabilizzarsi, sempre nella speranza di un arresto dei contagi. Come dicono gli esperti del settore solo con l’arrivo del vaccino in tutto il mondo l’industria del travel tornerà ai livelli pre-pandemia, ne è prova che al momento le prenotazioni sono poche e si guarda al 2024, nelle più ottimistiche delle previsioni, per rivedere il traffico aereo ai livelli dell’anno passato.
Riassumendo, la tendenza dei viaggi per quest’estate prevede:
- mete a poche ore da casa;
- ambienti naturali lontani dagli spazi affollati delle città;
- viaggi “improvvisati”, organizzati a breve distanza dalla partenza;
- alloggio in strutture che possano garantire il rispetto delle norme sanitarie.
E voi cosa farete? Andrete alla scoperta delle meraviglie nascoste a pochi chilometri da casa vostra? Fateci sapere quali saranno le vostre mete e, se avete voglia, fateci avere qualche scatto in abbigliamento easy-wear Magni! (taggandoci @ o con l’hashtag #).