Sicurezza in Magni: il caso delle p.l.e.
Per Andrea Lorini, Responsabile dell’azienda di noleggio Lorini S.r.l., le caratteristiche fondamentali delle piattaforme aeree Magni sono la semplicità d’utilizzo e la praticità per svolgere la manutenzione ordinaria unite all’adempimento delle norme di sicurezza. Per noi infatti la sicurezza è un MUST costruttivo centrale. Ecco alcuni degli accorgimenti adottati.
Prendiamo in esame la gamma delle piattaforme a pantografo dove l’elevazione della piattaforma avviene esclusivamente in verticale tramite «pantografi» meccanici, azionati in genere da sistemi cilindri-pistone oleodinamici. L’altezza raggiunta da questo tipo di piattaforma dipende dal tipo di lavoro cui è destinata. In generale, per lavori di manutenzione in interni si raggiungono fino i 15 metri di altezza, mentre per esterni ci sono piattaforme fino ai 22 metri. Quest’ultimo è il caso specifico delle gamme ES e DS di Magni.
In alcuni modelli queste piattaforme sono dotate di sistemi che permettono di estendere in lunghezza la superficie di lavoro, per poter avere più spazio calpestabile per gli operatori una volta sollevata. Inoltre, rende più facile accedere all’area di lavoro con più materiale a corredo dei lavoratori (si pensi anche alla presa di corrente per l’utilizzo di utensili in quota). Esistono modelli dotati di stabilizzatori idraulici nella gamma DS che entrano in azione quando la funzione di sollevamento è attivata per evitare la traslazione della macchina e per consentirne l’utilizzo in superfici sconnesse o off-road.
I tipi di impiego principali del «pantografo» sono quelli che necessitano solo il movimento verticale senza incontrare ostacoli nel percorso di salita, nonché quelli in cui abbisogna una maggiore portata di carico, ad esempio nel montaggio di impianti elettrici, termo-idraulici, antincendio, nella manutenzione interna o esterna, nelle piccole operazioni di pulitura o altro.
Riduzione del rischio
Il maggior numero di incidenti, da cui possono derivare infortuni sul lavoro, sia per gli operatori che per i lavoratori esposti nell’uso di queste attrezzature di lavoro nelle zone pericolose, è causato da ben 4 determinati fattori di rischio:
- Fattori meccanici dovuti alle rotture, avarie, guasti, carenze strutturali, cattiva scelta dell’attrezzatura;
- Fattori ambientali provocati dalle condizioni al contorno nell’area di lavoro (condizioni atmosferiche, presenza di ostacoli, interferenze e linee elettriche, condizioni del terreno non idonee);
- Fattori umani dovuti a errori di comportamento nell’uso causati da carenza di informazione, formazione ed addestramento o di non idoneità alla mansione;
- Fattori organizzativi provocati da una cattiva pianificazione del lavoro (mancanza di un piano di lavoro, assenza procedure di emergenza e di manutenzione, messa in servizio, controllo e verifica).
Per delimitare il campo di azione delle regole che si andranno ad esporre si ricorda che, ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs. n. 81/2008, si intende per:
- attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro;
- uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio;
- zona pericolosa: qualsiasi zona all’interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;
- lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa;
- operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro.
Decalogo per l’uso in sicurezza delle P.L.E.
- LEGGERE IL MANUALE D’USO E MANUTENZIONE PRIMA DELL’USO DELLA P.L.E.
- NON ASSUMERE BEVANDE ALCOLICHE O SUPERALCOLICHE PRIMA DELL’USO DELLA P.L.E.
- INDOSSARE SEMPRE GLI IDONEI DPI, IN PARTICOLARE CONTRO LE CADUTE DALL’ALTO, PRIMA DELL’USO DELLA P.L.E.
- CONTROLLARE ATTENTAMENTE LA PORTANZA DELLA SUPERFICIE DI APPOGGIO DELLA P.L.E.
- NON SOVRACCARICARE MAI LA P.L.E. OLTRE LA SUA PORTATA
- NON AVVICINARSI CON LA P.L.E. ALLE LINEE ELETTRICHE IN TENSIONE OLTRE LA DISTANZA DI SICUREZZA
- CONTROLLARE L’AREA DI LAVORO DELLA P.L.E. E LE CONDIZIONI ATMOSFERICHE
- SEGNALARE L’AREA IN PROIEZIONE A TERRA DELLA P.L.E.
- CONOSCERE LE PROCEDURE DI EMERGENZA DELLA P.L.E.
- MANTENERE IN EFFICIENZA LA P.L.E. ESEGUENDO I CONTROLLI E LE VERIFICHE PRESCRITTE.